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Mafia: Corte europea respinge ricorso Riina su condizioni detenzione

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Strasburgo, 3 apr. (Adnkronos) - La Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato inamissibile il ricorso presentato da Salvatore Riina contro le condizioni della sua detenzione in regime speciale in Italia, in particolare contro il costante controllo a cui e' sottoposto attraverso un sistema di telecamere nel carcere di Opera, dove e' stato trasferito da Ascoli Piceno nel 2003, e che fra l'altro hanno di recente consentito agli inquirenti italiani di raccogliere nuovi elementi. La decisione e' stata presa all'unanimita' da una camere di sette giudici di Strasburgo, convinti che Riina, arrestato nel 1993 dopo una lunga latitanza, condannato a diversi ergastoli per associazione mafiosa e, tra l'altro, le stragi di Capaci e Via D'Amelio, non abbia esaurito le possibilita' di ricorso offerte dal sistema italiano, e completa una precedenza sentenza del marzo dello scorso anno in cui tutte le altre istanze presentate dall'ex capo di Cosa Nostra erano state respinte. Tribunali italiani hanno respinto cinque volte ricorsi di Riina sulle condizioni della sua detenzione in relazione al suo stato di salute, uno solo dei quali tuttavia sulla sorveglianza video relativa alla sua detenzione nel carcere di Ascoli Piceno. Il tribunale di Ancona aveva archiviato il ricorso senza esprimersi pero' sulla questione delle telecamere che seguono Riina ovunque.

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