Pisa: quattro arresti all'ospedale Cisanello, tentano di rubare casse (2)
(Adnkronos) - I continui pedinamenti operati nei loro confronti, effettuati tutti in orari diurni, hanno portato gli investigatori, in più circostanze, all'interno dell'ospedale Cisanello di Pisa, dove tra l'altro sono impiegati due di loro, tanto da far pensare che proprio l'ospedale fosse l'obiettivo dei 4 malviventi. In considerazione di ciò, le attenzioni dei militari si concentravano sulle casse riscossione ticket presenti nel vari plessi dell'ospedale oltre che ad eventuali casseforti presenti negli uffici amministrativi, obiettivi ritenuti potenzialmente idonei affinché la banda potesse ricavarne un considerevole profitto. La notte scorsa nel corso dell'ennesimo pedinamento, i militari si sono ritrovati ancora una volta all'interno dell'ospedale pisano, tanto da far ritenere che proprio in quella circostanza il gruppo potesse portare a termine il colpo ormai studiato da tempo nei minimi particolari dai quattro, sicuramente con le precise indicazioni fornite dagli impiegati "infedeli" dalla Asl di Pisa, coinvolti nel furto. Il colpo viene così organizzato: alle 22.30, mentre uno di loro stava svolgendo il proprio servizio nell'ospedale e un altro rimaneva fuori a fare da "palo", i rimanenti due, sono notati dai militari appostati mentre accedevano all'interno dell'edificio 30/A dell'ospedale portandosi con se una valigia trolley, dove era occultata la lancia termica. All'interno di quell'edificio i malviventi, indisturbati, e dopo aver neutralizzato il sensore dei fumi dell'allarme antincendio, davano inizio al loro "lavoro", protrattosi sino a desistere per l'impossibilità di penetrare l'acciaio delle casse riscossione ticket. Infatti, dopo aver tentato invano di aprire le casse, i due hanno raggiunto l'impiegato coinvolto, a cui hanno lasciato il trolley con l'attrezzatura (lancia termica, piede di porco, tronchesi ed altro), dirigendosi all'esterno dell'ospedale, abbandonando la missione ormai fallita. Ma ad attenderli fuori c'erano i militari che avevano accerchiato la zona, che hanno arrestato l'intero gruppo e che, alle contestazioni mosse nei loro confronti, non potevano fare a meno che confessare.