Mafia: Cciaa Palermo, per oltre 90% imprenditori i politici i piu' collusi
Palermo, 14 apr. - (Adnkronos) - Per il 90,4 percento degli imprenditori palermitani i politici sono i più collusi con la mafia. Uno su quattro pensa poi che la categoria professionale più vicina a Cosa nostra sia costituita dagli impiegati della Pubblica Amministrazione. E' quanto emerge dal focus di approfondimento dell'Osservatorio economico della Provincia di Palermo, elaborato dalla Camera di Commercio in collaborazione con l'Istituto Tagliacarne e presentato oggi nel capoluogo siciliano. Secondo l'86 percento degli imprenditori intervistati, il connubio tra mafia e politica ha alterato lo sviluppo del territorio e per quattro su cinque (80,4%), anche la relazione Cosa nostra - imprese ha inquinato le traiettorie di crescita socio-economiche. Per due imprese su tre, poi, le pratiche estorsive ed usuraie, spesso legate a minacce ed atti vandalici, costituiscono i comportamenti criminali più gravi. E, in particolare, per quanto riguarda l'usura le imprese non nascondono la "potenziale" responsabilità di una Pubblica Amministrazione che "paga in fortissimo ritardo i propri debiti" alle aziende. Il sistema di relazioni tra economia legale ed illegale è contenuto nel focus di approfondimento dell'Osservatorio economico della Provincia di Palermo, elaborato dalla Camera di Commercio in collaborazione con l'Istituto Tagliacarne e presentato oggi nel capoluogo siciliano. La provincia di Palermo, si legge nel rapporto, si classifica ancora come "un territorio ad elevata intensità criminale" con "una vulnerabilità sociale ed economica" che la rende "terreno fertile per la criminalità, che nel territorio, si distingue per l'esercizio (di tipo militare) di un diffuso e capillare controllo delle attività economiche, politiche e amministrative, sviluppando contiguità con le imprese, le forze dell'ordine, la classe dirigente, i professionisti". (segue)