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Fecondazione: Accademia Pontificia Vita, scambio embrioni apre quesiti etici

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Roma, 15 apr. (Adnkronos) - La vicenda del presunto scambio di embrioni all'ospedale Sandro Pertini di Roma "apre moltissime riflessioni e quesiti di tipo etico" e non solo. A partire dal "ruolo della medicina". Lo afferma all'Adnkronos monsignor Renzo Pegoraro, Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita. "Da questo caso di cronaca, per il quale i genitori potrebbero anche decidere di interrompere la gravidanza - sostiene - sembra emergere che quegli embrioni e quelle nuove vite sono accettate solo se corrispondono a determinati requisiti, programmati e voluti. Se ciò, per qualche motivo, non accade, la dignità, il valore e il rispetto per la vita diventano secondarie". E tutto ciò "non può che far riflettere". Monsignor Pegoraro traccia un parallelo tra quanto è accaduto nel nosocomio romano e la fecondazione eterologa, il cui divieto è stato recentemente dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale. "Aprire a questa tecnica - afferma - rischia di complicare le cose e di aumentare il rischio di difficoltà ed errori umani, sempre possibili nella fecondazione assistita, come già successo sia in Italia che all'estero. Ma soprattutto rischia di creare situazioni difficili da gestire proprio perchè tante coppie potrebbero non accettare un donatore qualsiasi, di un'altra razza o ad esempio di un quoziente intellettivo basso". "Tutto questo deve farci riflettere", ammonisce ancora. "Ed è necessario ricordarsi sia a livello medico che etico, sociale, culturale, e ovviamente politico - conclude - che tutta la materia della fecondazione assistita va pensata, considerata e regolamentata, senza perdere di vista valori e principi".

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