Maltempo: Torquati, a Prima Porta sistema idraulico resta insufficiente
Roma, 15 apr. - (Adnkronos) - A tre mesi dal nubifragio che ha messo in ginocchio la Capitale provocando allagamenti e frane con situazioni critiche soprattutto nel territorio di Prima Porta, dove alcuni cittadini furono costretti a salire sui tetti in seguito all'esondazione di un corso d'acqua, solo una parte dei lavori di risanamento necessari sono stati avviati. Nonostante "la situazione sia monitorata", spiega all'Adnkronos il presidente del Municipio XV Daniele Torquati, e sebbene "siamo riusciti a sbloccare lavori fermi da due anni", "il sistema idraulico resta insufficiente rispetto alle edificazioni degli ultimi anni". "Fortunatamente l'allerta meteo odierna non è paragonabile a quella di qualche mese fa, quando sono caduti 130 mm di acqua in tre ore", precisa Torquati, sottolineando che tra gli interventi piu' importanti, oltre alla pulitura di caditoie e tombini, "dopo alcuni accorgimenti da noi chiesti per immettere le idrovore di supporto all'impianto, siamo riusciti a far ripartire definitivamente i lavori di risanamento idraulico nella zona di via Frassineto che erano fermi da due anni". "C'e' un progetto complessivo che prevede diversi stralci funzionali: il primo era quello di via Frassineto che finalmente siamo riusciti a sbloccare - prosegue - per il secondo stralcio, relativo a via Procaccini e fermo per il patto di stabilita', abbiamo chiesto al Comune di attivare tutte le procedure necessarie affinche' si possano utilizzare i fondi stanziati nel 2008". Quanto ai danni subiti dal nubifragio del 30 e 31 gennaio scorso, 202 cittadini verranno risarciti. "Il Comune sta terminando le verifiche attraverso controlli incrociati sulla regolarita' delle domande, quasi tutte fatte su autocertificazione - spiega Torquati - Mi auguro che nei prossimi giorni ci mettano a disposizione i fondi".