Sanita': medici 'by night' e stop superticket, proposta Cisl Lombardia (2)
(Adnkronos Salute) - "Occorre - continua - assumere un approccio territoriale, piuttosto che ospedaliero, favorendo le forme di associazione e cooperazione tra medici di medicina generale, pediatri e specialisti, promuovendo la creazione di strutture territoriali complesse, dove sia possibile anche fare alcuni esami diagnostici, se necessario. Oggi la nuova sfida è dare una risposta efficace, appropriata e di qualità ai malati cronici e ai pazienti pluripatologici, pensare a un sistema che assicuri l'accesso e la fruibilità delle prestazioni socio-sanitarie a prevalente carattere sanitario, indipendentemente dalla capacità da parte dell'utente di compartecipare alla spesa". Il sistema, per la Cisl, "deve essere universalistico e intoccabile, ma affiancato da un nuovo mutualismo, che può dare risposte concrete ai bisogni delle persone". La crisi, infatti, contrae i consumi sanitari, fa presente il sindacato: come evidenziato da una ricerca recente, il 7,5% dei cittadini lombardi ha già rinunciato a prestazioni sanitarie pur avendone bisogno, il 57% è pronto a farlo. "E' ovvio che di fronte a una situazione di questo tipo le lunghissime liste d'attesa sono un ulteriore disincentivo - sottolinea Petteni - Occorre intervenire con decisione sui tempi di esami e visite e parallelamente avviare una campagna di informazione sulla prevenzione alla salute". Nel ridisegno del sistema sanitario regionale, la Cisl propone inoltre che i medici attivi in Lombardia siano convenzionati con la Regione e non con il ministero. "Come possiamo pensare di rinnovare la sanità lombarda con medici che dipendono da Roma?", afferma Petteni. "In quest'ottica di cambiamento - conclude - chiediamo anche che le funzioni di direzione sanitaria e amministrativa siano affidate a dirigenti dipendenti del sistema sanitario, non a direttori di nomina politica".