Siena: banda truffava enti pubblici sfruttando extracomunitari (2)
(Adnkronos) - Su mandato della Procura della Repubblica di Siena furono effettuate delle perquisizioni negli appartamenti dormitorio dove i macedoni venivano fatti pernottare: le condizioni igienicosanitarie e di vivibilita' erano molto basse, e per questo i braccianti venivano sfruttati e sotto pagati percependo 6 o 7 euro l'ora a seconda del caporale a cui facevano riferimento. A questo pagamento mensile venivano stornate a monte le quote per il viaggio, vitto e alloggio lasciando di fatto, nelle tasche dei braccianti, circa 650/700 euro mensili per lavorare ininterrottamente dalla mattina alla sera. Dopo le prime indagini, sono iniziate le attivita' tipiche di polizia economico-finanziaria che hanno permesso di individuare una serie di societa' in rapporti reciproci fra loro che utilizzano sistematicamente fatturazioni fittizie al fine di abbattere il cuneo fiscale ed ottenere indebiti risparmi di imposta. Il promotore dell'associazione criminale e' risultato A.C. di San Giovanni d'Asso (Siena) il quale, approfittando della propria esperienza e conoscenza dell'est Europa, si adoperava per procacciare manodopera straniera, fornirla alle aziende compiacenti e, talvolta, far aprire agli stessi cittadini stranieri delle nuove societa' con il fine di creare nuovi filtri per l'interposizione fittizia di nuove aziende, appositamente costituite. (segue)