Pasqua: a Sulmona la Madonna che scappa, a Chieti processione con le torce (2)
(Adnkronos) - Il corpo velato del Cristo è steso su una bara di velluto oro e nero. Centocinquanta tra cantori e musici eseguono il 'miserere'. Anche quella, che si svolge a L'Aquila conta tradizioni antichissime e ha un suo fascino particolare. Così anche quella di Lanciano (Chieti) e senza tralasciare quelle che si svolgono in quasi tutti i comuni, piccoli e grandi, soprattutto quelli di montagna e delle aree interne. La processione, che si volge a Sulmona (L'Aquila), è diversa e assai caratteristica. Soppressa per lungo tempo ha ripreso a effettuarsi solamente nel 1954. Il corteo è preceduto da una croce alta quattro metri rivestita di velluto rosso e decorata con tralci di grappoli di uva d'argento e si snoda fino a mezzanotte per le strade del centro. La bara cesellata del Cristo morto è preceduta da un coro con oltre centoventi cantori che indossano sgargianti tuniche rosse e intonano il 'Miserere'. La statua della Madonna a lutto è scortata dai confratelli 'trinitari' anche loro indossano tuniche rosse arricchite da piastre d'argento sul petto. Sempre a Sulmona è fissato l'appuntamento piu' atteso della Pasqua abruzzese con la tradizionale corsa nella centralissima Piazza Maggiore quando la domenica a mezzogiorno in punto, appresa la notizia della resurrezione del Cristo, inizia una corsa lungo la piazza tra due ali folla festante, tra suoni di campane. Durante la corsa la Madonna perde il mantello nero e resta con quello verde. I sulmonesi sono molto legati alla buona riuscita della corsa dalla quale fanno dipendere auspici propiziatori per l'anno in corso.