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Nuoro: carabiniere sventa rapina in gioielleria a Budoni, 4 arresti

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Nuoro, 17 apr. - (Adnkronos) - L'occhio attento di un carabiniere in forza alla radiomobile della compagnia di Siniscola (Nu) ha consentito di sventare una rapina e permesso di arrestare 4 giovanissimi. Verso le 12 il militare, libero dal servizio, ha notato due giovani sospetti in prossimità della gioielleria Caprice in pieno centro di Budoni, che l'anno scorso subì una rapina che fruttò ai malviventi 250mila euro. Il carabiniere ha quindi avvisato con il suo cellulare la centrale operativa di Siniscola che a sua volta ha allertato i carabinieri di Budoni e nel frattempo sono state fatte convergere sul luogo alcune pattuglie della radiomobile. Mentre il militare allertava i colleghi i due malviventi sono entrati nella gioielleria e ne è scaturita subito una colluttazione tra il titolare e un bandito, che è uscito per strada tentando di scappare, ma ha trovato di fronte a se i carabinieri che lo hanno immediatamente arrestato. I militari, agli ordini del tenente Sergio Pagliettini, sono quindi entrati nella gioielleria dove, all'interno del bagno si era nascosto l'altro bandito, e lo hanno arrestato. Intanto il carabiniere libero da servizio aveva notato l'auto sulla quale attendevano i due che facevano da 'palo', una Seat Leon e ha preso il numero di targa. Appena i due hanno visto la mala parata dei due arrestati sono scappati verso Monte Pizzinnu, sulla Ss 131 Dcn per Nuoro. Nel frattempo però era già scattato il piano antirapina e gli uomini della compagnia, al comando del capitano Andrea Senes, hanno cinturato la zona. Sono stati infatti i carabinieri della squadriglia di Monte Pizzinnu a bloccare la Ss 131 nel senso di marcia verso Nuoro, arrestando i due complici che scppavano con la Seat Leon. I quattro malviventi sono tutti giovani: si tratta di Giovanni Puddu, 21enne, Giovanni Falconi, 19enne, Luca Duras, 24enne, tutti di Fonni (Nu) e Roberto Piredda 22enne pregiudicato per reati minori di Orani (Nu). Dentro la gioielleria è stata trovata una pistola scacciacani modificata con il colpo in canna, un calibro 6,35, arma in grado di offendere. I tre sono stati portati nel carcere nuorese di Badd'e Carros.

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