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Caserta: libero dopo aver ridotto la ex in fin di vita torna a pestarla, braccialetto elettronico (2)

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(Adnkronos) - L'uomo, Antonio Caliendo, 27enne di Casal di Principe, con la sua vittima, appena 20enne, aveva anche un bambino. Ma non esitò a pestarla ugualmente senza pietà. La ragazza arrivò all'ospedale civile di Caserta in fin di vita: aveva la milza spappolata per i calci all'addome e venne immediatamente operata. Subito dopo il ricovero in ospedale scattarono le indagini degli uomini della Squadra mobile di Caserta, diretti da Alessandro Tocco. Grazie ai testimoni, gli agenti scoprirono che la giovane viveva da due anni con Caliendo, dal quale aveva un figlio, e che, fin dall'inizio della loro storia, la tremenda gelosia di lui le aveva creato grossi problemi. Caliendo, che annovera precedenti di polizia per lesioni personali, ingiuria, violenza privata e violazione di domicilio, secondo i testimoni si arrabbiava per un nonnulla e accampava qualunque pretesto per picchiare la compagna, tanto che la madre di lei aveva tentato più volte invano di convincerla a lasciarlo. Tra i numerosi episodi, quello delle violenze subite nel 2011, quando la ragazza, che stava partecipando a un concorso di bellezza a Pesaro, si era vista arrivare come una furia Caliendo che, gelosissimo, l'aveva selvaggiamente picchiata e mandata in ospedale. Caliendo, fermato dopo l'ultimo episodio di violenza, quello del marzo 2013, nel novembre successivo venne scarcerato per decorrenza dei termini e sottoposto alla misura di divieto di avvicinamento alla vittima. Provvedimento che non ha sortito effetti: Caliendo avrebbe continuato a perseguitare la sua ex compagna con sms e telefonate e sarebbe arrivato anche a picchiarla nuovamente. Per questo il gip di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l'aggravamento della misura cautelare nei suoi confronti, con il divieto di allontanamento dall'abitazione, il divieto di comunicare e l'applicazione del braccialetto elettronico.

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