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Giochi: allarme videogame, meta' dei 20 piu' venduti ha contenuto violento (3)

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(Adnkronos) - Anche i dati a livello internazionale mostrano come ci siano bambini e ragazzi che fanno uso di videogame con una valutazione di età superiore a quella loro consigliata: nel campione compreso tra i 6 e i 9 anni il 20% ci gioca 'a volte', il 6% 'spesso'; tra i ragazzi dai 10 ai 15 anni il 31% lo fa 'a volte', e il 10% 'spesso'. Un'altra indicazione che lascia intendere che l'applicazione delle misure di controllo sui videogiochi non é ancora adeguata è il numero delle lamentele (1349) pervenute all'Isfe relativamente all'etichetta sull'età consigliata, considerata troppo poco severa. Nel mirino le modalità di controllo ritenute poco efficaci. Tra queste il Pegi (Pan European Game Information), sistema adottato, a partire dal 2003, dai principali produttori di consolle, dagli editori e dagli sviluppatori di giochi interattivi europei. Lo scopo del Pegi è quello di garantire che i minori non usino videogiochi non adatti alla loro fascia di età. Il Pegi utilizza cinque categorie di età e 7 parametri per descrivere i contenuti dei videogame, basandosi sulla volgarità del linguaggio, il grado di discriminazione, l'inserimento di droghe, il livello di paura, la presenza del gioco d'azzardo e di scene di sesso e violenza. Tuttavia, come spiega all'Adnkronos Gabriele Rossi, presidente dell'Associazione italiana genitori dell'Emilia Romagna, questo sistema è efficace solo se viene accompagnato da un adeguato controllo da parte dei genitori: "Il Pegi potrebbe essere uno strumento davvero utile per orientare i genitori sulla scelta di un videogioco; bisogna però verificarne l'effettiva applicazione. È necessario che i genitori accompagnino i figli nell'acquisto di un videogioco. Da parte delle autorità preposte ci auguriamo che vengano sempre effettuati i dovuti controlli e le verifiche per il rispetto delle normative". (segue)

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