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Esercito: Rossi, grande opera artificieri al servizio della collettivita'

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Roma, 25 apr. (Adnkronos) - "L'opera degli artificieri dell'Esercito italiano è un servizio alla comunità che dura ininterrottamente dalla fine della seconda Guerra mondiale. Fino al 2000 sono stati ritrovati, e quindi resi inefficienti, circa 50 mila ordigni e, dal 2000 in poi, circa 36 mila. Il Genio ha il compito di mettere in sicurezza gli ordigni bellici e lo svolge con una professionalità incredibile con dedizione assoluta e in silenzio, caratteristica tipica di tutti quelli che portano la divisa, svolgere in silenzio il proprio dovere a favore dello Stato". Lo ha detto il sottosegretario alla difesa, Domenico Rossi, intervenuto oggi, al porto storico di Civitavecchia, al despolettamento di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale. Le operazioni di brillamento della bomba - da 500 libbre, con doppia spoletta e di fabbricazione americana rinvenuta durante i lavori di riqualificazione - sono state curate dal Sesto Reggimento Genio Pionieri dell'Esercito. "I valori del personale del Genio che con sacrificio, senso del dovere e anche rischio della vita effettuano questo servizio a favore della collettività - ha concluso il Sottosegretario Rossi - si fondono con i valori principali della nostra democrazia che ci provengono proprio da giornate come quella del 25 aprile che hanno segnato la storia del nostro Paese".

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