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Cortei: Pansa, il 'cretino'? Duro con singolo perche' gesto non deve ripetersi

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Rimini, 29 apr. (Adnkronos) - "Ho voluto essere duro, condannando solo un singolo comportamento, proprio per sottolineare una volta per tutte che situazioni del genere non devono piu' ripetersi, nell'interesse nostro, dei poliziotti e della Polizia di Stato". Nel suo intervento all'ottavo congresso del Sap, in programma fino a domani a Rimini, il capo della Polizia, Alessandro Pansa, e' tornato sulla manifestazione del 12 aprile e a quella frase, 'Abbiamo un cretino da identificare', pronunciata all'indirizzo del poliziotto che calpesto' una ragazza al corteo nella Capitale. "Grazie alla bravura dei poliziotti e' andato tutto bene -ha spiegato- come al solito abbiamo avuto i nostri feriti. Parecchi. Ma e' un contributo che siamo abituati a pagare. Siamo un pilastro della democrazia, e questo costa, ma non battiamo ciglio. La risposta della Polizia di Stato e' stata eccellente. Purtroppo -ha rimarcato il prefetto Pansa- si e' dovuto registrare anche un comportamento individuale irragionevole e irresponsabile". "Dinanzi a questo gesto -ha scandito il capo della Polizia- che non ci appartiene e non puo' essere giustificato per nessun motivo quando è compiuto nei confronti di una persona inerme, e' scattata in me una reazione forte e dolorosa, che mi ha portato e esprimere un giudizio molto duro". "Quel giudizio -ha proseguito- vuole esprimere il disappunto nel vedere l'abnegazione e il sacrificio di tutti offuscato da un comportamento isolato ma capace di provocare un danno enorme, consentendo agli aggressori di rovesciare la realta' e atteggiarsi a vittime, incrinando il rapporto di fiducia tra noi e i cittadini, che è uno dei beni principali che dobbiamo e vogliamo custodire. Ringrazio molto il ministro dell'Interno, perche' il suo intervento ha riequilibrato le posizioni". (segue)

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