Genova: inchiesta ordigno esploso affidata a gruppo Criminalita' organizzata
Genova, 30 apr. - (Adnkronos) Il procuratore capo della procura di Genova, Michele Di Lecce, ha affidato al gruppo Criminalita' organizzata della procura l'inchiesta sull'esplosione avvenuta lunedi' scorso, intorno alle 14.30, a Genova, in via Balbi, dentro un contenitore di rifiuti. Il contenitore, una campana per la raccolta differenziata della plastica, era posta a una trentina di metri dal commissariato Pre'. Il fascicolo e' stato aperto contro ignoti, i reati ipotizzati sono quelli di porto abusivo di esplosivo e danneggiamento aggravato. Al momento gli inquirenti non escludono e non privilegiano nessuna pista. Sono in corso le analisi del materiale repertato sul luogo dell'esplosione e delle immagini riprese dalle numerose telecamere della zona. Dai primi accertamenti risulta sia stato utilizzato un ordigno rudimentale, composto da un contenitore di polvere esplosiva di tipo comune e da un timer, che e' rimasto quasi completamente distrutto. La campana che conteneva l'esplosivo era stata svuotata per l'ultima volta il 23 aprile scorso ma gli inquirenti considerano probabile che l'ordigno sia stato collocato poche ore prima dell'esplosione. Si ritiene che l'esplosione avrebbe potuto essere molto piu' potente e causare danni piu' gravi se la campana non avesse avuto due aperture che hanno attutito gli effetti della deflagrazione. Nel pomeriggio e' in programma un incontro tra i pm e dirigenti della Digos e del commissariato Pre'.