Bari: Psicologi, un anno fa omicidio Labriola, rischi enormi per operatori
Roma, 3 set. - (Adnkronos) - "Ricorre un anno dalla perdita della Paola Labriola, stimata professionista dalle non comuni doti professionali e personali. Al dolore della sua morte si è associata da subito la forte preoccupazione per le condizioni di sicurezza degli operatori dei servizi socio-sanitari, esposti ad enormi rischi durante lo svolgimento della propria attività in cui il contatto quotidiano con il disagio sociale, le tante marginalità e la sofferenza psicologica hanno peso preponderante. Una sensazione di vulnerabilità, precarietà, solitudine e impotenza ci ha accompagnati in quest'anno trascorso da quell'efferato delitto, da quella morte sul lavoro, così come alcune considerazioni sul significato da attribuire a quel sacrificio". Lo afferma Vanda Vitone, vicepresidente dell'Ordine degli Psicologi della Puglia, ricordando la psichiatra uccisa da un paziente del Centro d'igiene mentale di Bari il 4 settembre 2013. "Molte sono state le domande: si sarebbe potuto evitare questo evento, in quale modo? Se ci fosse stato un uomo al suo posto sarebbe accaduto ugualmente? Se al servizio non ci fossero state solo presenze femminili? Se l'accesso ai servizi fosse stato vigilato? Subito dopo l'episodio -continua Vitone-, l'attenzione è stata posta sulla sicurezza e sulle necessarie misure da adottare nei posti di lavoro, nei servizi psichiatrici e socio-sanitari del territorio; solo un numero esiguo di essi sono stati dotati di vigilanza e sistemi di controllo e tale problematica rimane ancora irrisolta: lavorare in sicurezza deve essere garanzia per tutti". (segue)