Mafia: Pisapia, attentato Dalla Chiesa figlio dell'isolamento delle istituzioni
Milano, 3 set. (Adnkronos) - "L'attentato che ha causato la morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente Domenico Russo, è figlio del forte isolamento di chi rappresentava le istituzioni e di chi, tante donne e tanti uomini liberi, contrastava e combatteva con il proprio impegno la cultura mafiosa. Oggi, al contrario, la commemorazione conferma la forza del sentimento ormai diffuso di rifiuto di ogni possibile infiltrazione mafiosa e di reazione della parte sana della società". Questo il commento del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, nell'anniversario dell'uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie e dell'agente della sua scorta. "Ci si può impegnare nella lotta alle mafie in diversi modi. Carlo Alberto Dalla Chiesa aveva scelto di combatterle 'sul campo' sapendo i terribili rischi che correva. Noi oggi cerchiamo di dare il nostro contributo a quell'impegno. E' anche questo il senso della scelta di istituire il Comitato antimafia del Comune di Milano e della Commissione consiliare antimafia, perché - conclude Pisapia - nessuna città è purtroppo immune dai tentativi tentacolari di infiltrazione mafiosa".