Napoli: Garante Infanzia, caso Davide emblema Italia senza valori condivisi
Roma, 9 set. (Adnkronos) - "Se lo si guarda da vicino, il caso di Davide è emblematico di un'Italia che si è persa perché non ha più valori da condividere. E Napoli, dove la cultura giustificativa dell'illegalità ormai si passa dagli adulti ai ragazzi come un testimone di cui andare fieri, è la lente d'ingrandimento di un Paese abbandonato a se stesso". Così Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza, apre sul sito dell'Autorità (www.garanteinfanzia.org) l'editoriale in cui commenta l'episodio del ragazzo ucciso a Napoli la notte del 5 settembre. "La morte di Davide provoca, anche in chi come me non lo conosceva, un dolore profondo, la rabbia per una vita spezzata, la compassione per una madre che non potrà più abbracciare suo figlio. Davanti a tutto ciò - continua il Garante - serve silenzio e rispetto nella certezza che chiarezza sarà fatta e che la giustizia accerterà le eventuali responsabilità del carabiniere. Sebbene la tragica fine di Davide non si giustifichi in nessun modo, la morale di questo evento non può essere la frase ripetuta in queste ore dal fratello: 'Lo Stato non ci tutela; a noi ci tutela la camorra'ì. Questo messaggio è pericoloso e inaccettabile perché alimenta il non rispetto delle regole, perché indica una strada da non seguire, perché acclara la convinzione che sia più semplice usare la 'scorciatoia' dell'illegalità per ottenere ciò che si vuole". "Condividere, accettare le regole è la base della convivenza civile, anche quando le regole non ci piacciono. Occorrerebbe un nuovo patto -conclude- fra adulti e ragazzi, che passi dalla scuola, dalle famiglie, dai centri ricreativi, dalle associazioni: un patto per crescere i nostri giovani col senso della legalità anzi con il bisogno della legalità. Dobbiamo parlare ai nostri bambini e ragazzi, dobbiamo ascoltarli, dare loro spazi e opportunità per crescere e vivere al meglio perché un tessuto sociale corrotto è il terreno ideale di coltura della criminalità".