Maltempo: Rossi a Renzi, rivediamo le misure in caso di calamita' (2)
- "Sulla base delle esperienze che come Toscana abbiamo già avuto modo di sperimentare in contesti emergenziali pregressi - scrive ancora Rossi al premier - sottopongo ad una tua valutazione alcune proposte che consentirebbero, ove inserite nel contesto normativo attuale, di migliorare la complessiva risposta del sistema di protezione civile" così valido ed apprezzato durante la fase del soccorso, ma sicuramente non del tutto soddisfacente nelle successive fasi di ricostruzione e ripristino". "In primo luogo sottopongo alla tua attenzione - spiega Rossi a Renzi - la situazione creatasi a seguito delle modifiche da ultimo apportate alla legge di protezione civile (L. 225/1992). L'attuale quadro normativo assegna al commissario delegato, nominato a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, il compito di effettuare la ricognizione del fabbisogno per il patrimonio pubblico, privato e delle attività produttive (escluse quelle agricole): tale fabbisogno viene trasmesso al Dipartimento Protezione Civile; eventuali risorse per il ripristino del patrimonio pubblico e privato, - al di fuori di quelle assai limitate finalizzate a coprire le prime spese di soccorso e di somma urgenza, che vengono stanziate a seguito della deliberazione dello stato di emergenza - possono essere assegnate solo con specifica legge statale successiva alla ricognizione del commissario". "Per queste attività quindi, il commissario può finanziare interventi solo in un secondo momento rispetto al verificarsi dell'emergenza, sulla base di apposita legge e con l'assegnazione di specifiche ulteriori risorse". (segue)