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Immigrati: in Veneto attivato protocollo sanitario (2)

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- "Con questo Protocollo e quello specifico per Ebola attivato dal primo settembre - aggiunge l'assessore alla Sanità Luca Coletto - il sistema di prevenzione e profilassi è completato, ed è gestito da professionisti preparati e attenti, decisamente di più che in altre parti del mondo dove ad esempio un caso di Ebola è stato pesantemente sottovalutato. Nessuno può dire - aggiunge l'Assessore - se il filtro riuscirà ad essere totale o meno. Di certo è il massimo che una sanità moderna ed efficiente come quella veneta può fare". Il Protocollo inviato oggi alle Ullss prevede una rilevazione del numero di immigrati presenti nelle strutture di accoglienza fino al 30 settembre e l'avvio di una rilevazione pressoché quotidiana; indica le procedure da seguire e le strutture sanitarie alle quali i tutor devono fare riferimento per la prima visita o in caso di sospette patologie, infettive e non; indica tra le malattie prioritarie a cui dare attenzione la tubercolosi, la poliomielite, la scabbia e comunque tutte le malattie infettive con sospetto clinico secondo la letteratura scientifica specifica; attiva le azioni di immunoprofilassi sia per adulti che per i ragazzi tra zero e 14 anni, ai quali verranno offerte le stesse procedure vaccinali in essere per i bambini residenti. Indica inoltre gli standard sanitari per le strutture d'accoglienza, arrivando a puntualizzare il numero di bagni e docce in relazione al numero di presenti e i metri quadrati pro capite necessari sia per il posto letto che per la refezione.

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