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Sanità: Veneto, da Commissione ok a linee guida per recupero farmaci non utilizzati

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Venezia 10 ott. (Adnkronos) - Via libera da parte della commissione Sanità del Consiglio veneto, guidata da Leonardo Padrin, alle linee guida per la restituzione e il recupero dei farmaci non utilizzati. Trova così applicazione la legge 23/2011 proposta dal vicepresidente Matteo Toscani (Lega), che ha introdotto la possibilità di reimpiegare le confezioni di medicinali (ovviamente quelle integre, non scadute e perfettamente conservate) che rimangono inutilizzate negli armadietti domestici o nei dispensari delle case di risposo per cambio di terapia o decesso del paziente. La legge veneta ha stabilito che possono essere recuperate le confezioni di medicinali in corso di validità, ancora integre e correttamente conservate, in possesso sia di ospiti delle strutture pubbliche (Ulss, Rsa, Ipab), sia di associazioni di volontariato, sia di famiglie che hanno ricevuto assistenza domiciliare. L'intento è evitare che migliaia di confezioni di farmaci vengano buttate promuovendo invece un meccanismo virtuoso e solidaristico che contribuisce a contenere la spesa farmaceutica (che vale circa il 15 per cento dell'intera spesa sanitaria). "Con il provvedimento applicativo adottato dalla Giunta e ora approvato dalla commissione - spiega Padrin - le confezioni in corso di validità e inutilizzate possono essere restituite alle farmacie ospedaliere o territoriali o riconsegnate alle strutture sanitarie che le hanno precedentemente erogate, con modalità di raccolta semplici ma sicure. I farmaci raccolti potranno essere nuovamente impiegati dalle strutture che li avevano erogati o donati, tramite le farmacie e le Ulss, ad organizzazioni umanitarie e assistenziali".

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