Sanità: Zaia, i tagli ci sono, ora si va sulle barricate
Venezia, 22 gen. (AdnKronos) - “La politica e i giochetti romani passeranno; le esigenze di cure dei Veneti restano. Diciamo 'No' ai tagli alla sanità, che ci sono e sono pesantissimi. I Veneti di questo schiaffo si ricorderanno e per noi sarà la madre di tutte le battaglie”. E' durissimo il commento del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia agli esiti del confronto di oggi a Roma in sede di Conferenza dei Presidenti delle Regioni sulle previsioni della legge di stabilità, dove l'Assessore alla Sanità Luca Coletto ha fatto formalizzare il parere contrario del Veneto. “Posso comprendere - aggiunge Zaia – il bisogno di tranquillizzare del Presidente Chiamparino, al quale riconfermo la mia stima, e di altri colleghi Presidenti, ma ho l'impressione che stiamo parlando di due bilanci diversi. Io riconfermo che i tagli ci sono, che ammontano a cifre esorbitanti, e che colpiscono le Regioni virtuose come il Veneto al pari di quelle sprecone”. “E' il momento di far sapere dettagliatamente alla gente come stanno le cose – incalza Zaia – e quindi elenco di seguito, voce per voce, tutto quello che il governo ci costringerebbe a rimettere in discussione: nessun aumento del Fondo Sanitario per il 2015, che avrebbe significato per noi circa 200 milioni in più; un taglio generale di 500 milioni su un totale di 800 riservati in sede di Patto Nazionale per la Salute agli investimenti per l'edilizia ospedaliera, che per il Veneto mette a rischio il nuovo Ospedale di Padova e quello del Veneto Orientale; il mancato rifinanziamento delle prestazioni extra Livelli Essenziali di Assistenza".