Giubileo: a Venezia apertura della Porta Santa a San Marco il 13 dicembre (2)
(AdnKronos) - Il Patriarca Moraglia sul tema ha spiegato: “Mettiamo insieme - nella nostra riflessione e nelle nostre comunità - i termini Giubileo, misericordia, conversione, superamento della povertà, destinazione universale dei beni, principio di solidarietà, responsabilità personale”. C'è una precisa indicazione di programma e di stile, per i prossimi mesi, nella meditazione d'inizio anno pastorale che il Patriarca Francesco aveva rivolto qualche settimana fa ai sacerdoti e diaconi della Diocesi veneziana. Ed emerge come risposta ad un doppio interrogativo: “Per Gesù Cristo chi è il vero povero? E il Vangelo come parla e dove situa la povertà?”. “Non possiamo fermarci a una lettura riduttiva dei poveri e della povertà - ha affermato mons. Moraglia -. Non ci si può fermare a una teologia che si chiude in una prospettiva che legge in modo riduttivo la storia della salvezza, non cogliendo più la persona di Gesù nella sua realtà più vera, ossia di Parola definitiva di Dio nella storia. Gesù porta in sé, nell'evento della croce, l'ultima parola o giudizio sul mondo; secondo tale prospettiva è a Lui che dobbiamo chiedere chi siano i poveri. E in cosa consista la povertà evangelica. La risposta va oltre la prospettiva sociologica, economica e politica; alla fine chi siano i poveri e cosa sia la povertà secondo il Vangelo ce lo dice Gesù e solo Lui, perché Lui è la Parola definitiva di Dio all'uomo, l'Amen di Dio nella storia”.