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Palazzo crollato a Roma, appello degli inquilini: "Fare presto per evitare altri crolli"

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Roma, 25 gen. (AdnKronos) - Un appello a "fare in fretta" per evitare il rischio che si verifichino altri crolli arriva dagli inquilini del palazzo al civico 70 del lungotevere Flaminio dove la notte tra giovedì e venerdì scorso sono crollati gli ultimi tre piani. "Chiaramente i rischi di nuovi crolli tenderanno ad aumentare con il passare del tempo - dice all'Adnkronos Andrea Ciacchella, condomino di un appartamento al secondo piano dello stabile - E' chiaro che ci sono le esigenze più disparate, dalla magistratura al Comune al condominio, ma è necessario provvedere al più presto alla rimozione delle attuali macerie e alla messa in sicurezza delle parti pericolanti nonché alla predisposizione di opere durature per il deflusso delle acque e del mantenimento statico della struttura stessa". "Da parte del condominio c'è stata una risposta immediata, con la nomina di due avvocati e un consulente di parte. Abbiamo inoltre individuato la ditta a cui, se saremo chiamati a farlo, affideremo gli interventi di messa in sicurezza ulteriori, che a nostro giudizio devono comunque avvenire in tempi brevi. La risposta del condominio è stata pronta: siamo coesi, c'è la delega completa ai tecnici e all'amministratore, siamo tutti pronti ad agire e a darci da fare per quanto possibile". Intanto va avanti l'inchiesta della magistratura. Oggi sono stati nominati consulenti della Procura con l'incarico di identificare le cause del crollo di lungotevere Flaminio gli ingegneri Claudio De Angelis e Lucrezia De Rose. "Le verifiche saranno a cura dei due consulenti: saranno loro che potranno acquisire le informazioni che potranno stabilire se e quando avverrà il dissequestro del palazzo", prosegue Ciacchella. "Io sono entrato nel mio appartamento l'altro ieri ed era tutto in ordine, ho visto che non c'erano crepe né situazioni di criticità, il che aumenta la mia preoccupazione sull'appello a fare presto".

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