Giustizia: Natoli, processo diventato 'percorso a ostacoli'
Palermo, 29 gen. (AdnKronos) - "Abbiamo un codice di procedura penale appesantito da ben note ambiguità ed inefficienze, che hanno fatto diventare il processo, come si dice da anni, un vero e proprio 'percorso ad ostacoli' prima della sentenza definitiva: la quale, però, continua a rimanere l'unico strumento idoneo ad affermare un'etica pubblica fondata sul principio di legalità". Lo scrive il presidente della Corte d'Appello di Palermo Gioacchino Natoli nella sua relazione di inaugurazione dell'anno giudiziario che sarà letta domani. Per Natoli "talune scelte del legislatore si sono rivelate in sostanziale contro-tendenza rispetto ad ogni concreto piano di recupero della ragionevole durata del processo". Un esempio per il presidente della Corte d'Appello di Palermo è la nuova disciplina sulle ferie dei magistrati, che, "muovendo dal dichiarato obiettivo di aumentare la produttività del sistema giudiziario con la riduzione del periodo di riposo, in realtà, in un singolare (e perverso) processo di 'eterogenesi dei fini', ha comportato un reale rallentamento dell'attività ed una diminuzione della produttività". "Per di più, alimentando il rischio - conclude Natoli - di una pericolosa deriva impiegatizia della funzione giudiziaria, la cui attività – in ragione della sua riconosciuta peculiarità – è stata, da sempre, disancorata dal 'parametro-tempo'".