Mafia: gen. Mori, mi hanno assolto ma non mi basta
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - "Mi hanno offeso le posizioni assunte da persone che stimo e da cui non me lo sarei mai aspettato. L'onorevole Giuseppe Pisanu, per esempio e Walter Veltroni. Da loro mi aspettavo giudizi piu' distaccati e sereni". Cosi' si esprime il Generale Mario Mori, nella prima intervista dopo l'assoluzione dall'accusa di aver volutamente mancato la cattura del boss Bernardo Provenzano, rilasciata al settimanale 'Panorama', in edicola da domani. "Non avevo dubbi che sarebbe finita cosi"', dice Mori parlando delle sue vicende processuali, "dopo piu' di cento udienze e' emersa tutta l'inconsistenza delle argomentazioni dell'accusa". 'Panorama' gli chiede come si senta dopo quasi 20 anni sotto inchiesta. "Sotto tortura -risponde Mori- si', e' proprio il caso di dirlo, ma per carattere non la do vinta a nessuno. Bisogna comunque riconoscere la buona fede a tutti. Mi correggo: quasi a tutti. E mi fermo qui, per ora". Alla domanda se abbia altri sassolini da togliersi dalle scarpe, il Generale replica: "Ci sto pensando, non e' escluso che lo faccia". Quanto al suo grande accusatore, Massimo Ciancimino, Mori dice: "Voleva salvare il salvabile dei beni di famiglia sfruttando documenti che gli aveva lasciato il padre adattandoli e interpretandoli a suo modo. Il personaggio e' stato sfruttato senza valutarne il reale peso specifico, per pure ragioni strumentali o di cassetta. La verita' e' che Ciancimino jr e i suoi sostenitori si sono usati a vicenda". (segue)