Universita': Uil Puglia, dichiarazioni Chiodi non fanno bene a Paese
Bari, 20 ago. (Adnkronos) - "Rispediamo decisamente al mittente le dichiarazioni fuori luogo del presidente della Regione Abruzzo, Chiodi, che non fanno bene ne' alla Puglia, ne' al Mezzogiorno, ne' al Paese". Lo dice il segretario generale della Uil di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, a proposito della polemica innescata dalle affermazioni che il governatore abruzzese ha fatto ieri su facebook nelle quali chiedeva la chiusura dell'Ateneo di Bari, unitamente a quelli di Urbino e Messina. "Pensare di valutare lo standard di una universita' attraverso una sola delle tante classifiche che circolano nel settore - aggiunge - palesa una capacita' di approfondimento degli argomenti, che certamente non gli rende giustizia. Quelli dell'universita' di Bari sono numeri importanti - ricorda Pugliese - a cominciare dalle molte decine di migliaia di iscritti. E a giudicare dal numero e dalla qualita' dei laureati degli ultimi decenni non ci sembra davvero che possa essere definita una fabbrica d'illusioni, come con molta superficialita' sostiene il presidente dell'Abruzzo. La classifica diramata dall'Anvur non soltanto e' strampalata - prosegue Pugliese - perche' prende in considerazione un arco temporale lungo e per certi versi datato, ma non tiene conto di tutti i parametri che dovrebbero contribuire a stimare il valore della struttura. Quindi non si capisce perche' Chiodi interviene prendendo a pretesto questa classifica mentre ha taciuto di fronte ad altre classifiche che invece esaltavano l'universita' di Bari a danno di altre". Secondo il segretario Uil non va dimenticato che "l'Ateneo barese e' uno dei piu' importanti del Mezzogiorno d'Italia, oltre ad essere punto di riferimento di studenti e famiglie di diverse regioni, Abruzzo compreso. E risulta piuttosto singolare - rileva Pugliese - che in tempi di iscrizioni qualcuno tiri fuori questa storia che assume i contorni di una barzelletta che non fa neanche ridere". Per Pugliese, infine, "e' curioso che se ne parli proprio nel momento in cui si chiede alle istituzioni di fare in modo che i tanti 'cervelli' che sono nati, cresciuti e che hanno studiato nelle universita' del Sud, restino nel nostro Paese senza essere costretti ad emigrare per dare un senso ed un valore a quello che hanno imparato stando a casa. Ma questo, forse, al governatore Chiodi sfugge".