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Incidenti: familiari vittime, garantire massimo pena per assassino 12enne

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Roma, 26 ago. (Adnkronos) - "La giustizia non sottovaluti la gravita' del reato e gia' con la legge esistente applichi al massimo la pena prevista per l'omicidio colposo stradale con morte di una persona e ferimento di altri, fino a 15 anni!". E' quanto chiede l'Associazione italiana familiari e vittime della strada per il responsabile della morte di Matteo Battaglia, il 12enne travolto da un suv sulla Statale 106 a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, alla cui famiglia esprime solidarieta' e vicinanza. Si tratta di un "criminale della strada", sottolinea la nota, a firma del presidente dell'Aifvs, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, che "alla guida di un suv Gran Cherokee con targa di prova e quindi non assicurato, senza patente perche' ritirata per guida in stato di ebbrezza, ha posto fine alla sua giovane vita. Ha finito la sua folle corsa investendo un'auto e, salendo su di essa, ha ferito gli occupanti". L'associazione sostiene che "pur non essendo ancora chiarita la dinamica del sinistro stradale, gli elementi su indicati esprimono gia' una pericolosa condotta criminale di grave trasgressione delle norme e di disprezzo della vita altrui: guida senza patente, con suv non assicurato". Infine, l'auspicio che "il legislatore accolga le modifiche di legge previste dalla nostra Associazione con incrementi di pena e annullamento della sospensione condizionale per la colpa grave, e che il ministro della Giustizia affronti il problema dell'affollamento delle carceri non liberando gli autori dei reati, ma trasformando il sistema carcerario in luogo di lavoro, utile per la rieducazione".

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