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Fisco: indagini su tangenti libiche, Gdf Savona scopre evasore totale

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Genova, 26 ago. - (Adnkronos) - Le indagini su presunte tangenti pagate a funzionari libici, tra cui alcuni parenti di Gheddafi, hanno portato i finanzieri della compagnia di Albenga (Savona) a contestare a un consulente aziendale un'evasione per 1,8 milioni di euro. Cinquantottenne, originario della Libia ma residente in Italia da piu' di 40 anni, il professionista effettuava consulenze per grandi imprese meccaniche, disponeva di auto di lusso, soggiornava in resort di prestigio e viaggiava in tutto il mondo ma risultava sconosciuto al fisco. Aveva fatto di tutto per apparire nullatenente: attico in riviera con contratto di locazione intestato all'ex moglie, appartamento a Milano attribuito fittiziamente al figlio, suv registrato a nome della compagna e autovettura di lusso proprieta' di una impresa cliente. Lo ha tradito un'operazione bancaria sospetta rilevata dalle banche dati delle fiamme gialle. Il 58enne lavorava per diverse imprese procacciando affari nel settore delle forniture meccaniche nel Nord Africa. Potendo sfruttare le sue conoscenze in Libia, aveva consentito ad alcuni clienti e, in particolare, ad una societa' milanese di ottenere appalti milionari. Ma, secondo gli investigatori, per potere concludere gli accordi, l'impresa milanese aveva dovuto elargire regalie a funzionari dello stato libico, fra cui alcuni membri della famiglia Gheddafi. (segue)

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