Bologna: Lila su arresto ragazza sieropositiva, da vittima a colpevole
Roma, 30 ago. (Adnkronos Salute) - "Da vittima a colpevole. Solo perche' sieropositiva". E' quanto denuncia la Lila, Lega italiana per la lotta contro l'Aids, dopo l'arresto a Bologna di una ragazza rumena con Hiv. "L'esito del test Hiv - aggiunge la Lila - preteso dall'autorita' giudiziaria, e' stato comunicato alla ragazza non personalmente ma addirittura nel corso di un'udienza, senza alcun rispetto della persona. Nessun servizio sociale - afferma l'associazione - si e' fatto carico dell'esistenza di una giovane terrorizzata, malata, sfruttata, incarcerata e oggi rilasciata, sola e senza alcun sostegno, forse a questo punto in serio pericolo". Secondo la Lila "a mettere a rischio la salute pubblica sono i clienti che propongono, disposti anche a pagare un sovrapprezzo, rapporti sessuali senza preservativo, non donne sfruttate e dallo scarso potere contrattuale. Davvero - chiede l'associazione - a queste va delegata ogni gestione e responsabilita' di eventuali rischi? Davvero un cliente che ha avuto un rapporto non protetto va a fare un test solo se i carabinieri gli dicono che la donna avrebbe l'Hiv?". "A chi invoca fantomatici certificati sanitari per le' sex worker' - sottolinea la nota - ricordiamo che il test dell'Hiv e' su base volontaria, e questo vale per tutti e per tutte. Nei Paesi in cui la prostituzione e' legale e le 'sex worker' hanno un contratto, queste, a dispetto di quanto credono frotte di benpensanti, non sono affatto tenute a presentare un certificato che attesti la negativita' all'Hiv o altro. Ma nessun cliente si sognerebbe di mettere in discussione l'uso del profilattico".