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Sicurezza: no al pizzo, imprenditore palermitano testimonial 'Legalità mi piace' (2)

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(AdnKronos) - I fratelli Cottone hanno bloccato i due uomini e hanno chiamato la polizia "per dire che avevamo gente che ci chiedeva il pizzo. Mio fratello li ha bloccati nella macchina e io con altri clienti ed amici nostri sono sopraggiunto per dargli una mano. Di fatto - continua Cottone - li abbiamo accerchiati e un'altra motocicletta davanti ha bloccato l'automobile con i due a bordo. E' arrivata la polizia e gli agenti e li hanno arrestati, per fortuna, non c'è stata alcuna colluttazione. Oggi siamo qua per dire No al 'pizzo' e a qualsiasi forma di prevaricazione criminale". Un caso, quello dei proprietari della pizzeria La Braciera, che la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio definisce "un esempio di trionfo della normalità. Mi piace definirlo un 'eroe' della normalità, di una storia triste, perché Cottone ha subito una richiesta di pizzo, ma a lieto fine, maturata in un contesto ad alta densità mafiosa come è da sempre la zona di San Lorenzo. Antonio Cottone ha detto 'No' a mafia e racket e i suoi estorsori sono stati processati e condannati. Una storia di quelle che vorremmo leggere ogni giorno. Ed in questa storia - conclude - ciò che ci rende più felici è che Antonio Cottone oggi vive una vita normale, non ha avuto bisogno di scappare da Palermo e con la sua famiglia vive e continua a fare impresa".

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