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Acqua: a Palermo sfiorato rischio turnazioni, Amap affitta sei pozzi

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Palermo, 11 gen. (AdnKronos) - Slitta ancora per un soffio l'incubo della turnazione dell'acqua per i comuni del palermitano. L'incontro di oggi fra Amap, Regione, Enel, Arpa, Ati e Genio civile ha portato a uno stop, almeno per il momento, del ricorso alle turnazioni. Amap farà fronte all'emergenza idrica affittando sei pozzi che, nel giro di 15 giorni, potranno portare in città altri 200litri di acqua al secondo. Nel frattempo, la Regione darà il via a una cabina di regia per chiedere lo stato di calamità. Una richiesta che la presidente dell'Amap avanza da quasi un anno ma che fino adesso non aveva trovato sponda in Palazzo d'Orleans. "Siamo in una situazione di emergenza - spiega all'Adnkronos la presidente di Amap Maria Prestigiacomo - Con questi sei pozzi, che potevano essere requisiti se fosse stato riconosciuto lo stato di calamità, avremo altri 200 litri/secondo e stiamo lavorando alla condotta di Presidiana per ottenere altri 150 litri/secondo". In realtà da Presidiana potrebbero essere prelevati fino a 600 litri, ma si tratta di acqua salata e per questo Amap è a lavoro su un'ipotesi di dissalatore a Molara. Prestigiacomo incontrerà già oggi pomeriggio i tecnici per un progetto preliminare, ma i tempi non sono brevi. "Per una gara all'Urega ci vogliono almeno 7-8 mesi - spiega la presidente - Certo, tutto sarebbe più veloce con lo stato di calamità". Il tavolo è stato aggiornato fra 15 giorni. "Non possiamo pensare solo all'oggi - evidenzia Prestigiacomo - Domani potrebbe iniziare a piovere e potremmo non essere più in una condizione di emergenza, ma dobbiamo guardare oltre. L'unica soluzione è fare i dissalatori che, oltretutto, con le nuove tecnologie alternative, sono più facili da realizzare e anche più economici".

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