"La maestra mi picchia", incubo all'asilo
Viterbo, 23 gen. (AdnKronos) - Bimbi costretti a restare soli in classe a finire di mangiare nonostante non volessero, frasi umilianti, offese, colpi e schiaffi alle gambe, strattoni, tirate di orecchie, urla e rimproveri. Maltrattamenti anche su un bimbo disabile. E' quanto avrebbero subito alunni di 3-4 anni all'interno di una scuola materna di Tarquinia. I finanzieri del comando provinciale di Viterbo hanno eseguito una misura cautelare personale interdittiva nei confronti di una maestra che è stata sospesa dal servizio. Le indagini, dirette dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia Andrea Vardaro e dal sostituto procuratore Alessandra D'Amore, eseguite dai finanzieri della compagnia di Tarquinia, comandata dal capitano Antonio Petti, sono scattate immediatamente dopo le segnalazioni di alcuni genitori che si erano accorti che qualcosa non andava. I bambini mano a mano si mostravano terrorizzati all'idea di dover andare a scuola. C'è stato poi il caso di una bambina, sempre felice di andare a scuola, che ha cominciato a rifiutarsi affermando: “La maestra mi picchia, tira i pizzichi ai compagni”. La piccola era terrorizzata anche nel colorare i disegni al di fuori dei bordi perché, raccontava, “se cadono i colori la maestra mi picchia”. La bambina era diventata violenta e aveva continui incubi notturni. Altro caso quello di un bimbo, inizialmente calmo e tranquillo, che dopo alcuni mesi dall'inizio della scuola ha cominciato a diventare violento e aggressivo con schiaffi e parolacce: anche lui ha riferito ai genitori che la maestra lo picchiava. Si è poi aggiunta la denuncia del dirigente scolastico al quale si erano rivolti altri genitori per segnalare analoghi comportamenti dei propri figli. Dalle intercettazioni ambientali e dalle videoriprese disposte dall'autorità giudiziaria di Civitavecchia, fa sapere la Guardia di finanza, sono emerse violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei piccoli alunni.