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Mafia: pm trattativa, nel '94 Cosa nostra appoggiò Dell'Utri e Forza Italia (2)

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(AdnKronos) - "Il collaboratore Cannella ha riferito anche che 15 giorni prima della scadenza per la presentazione delle liste elettorali per le politiche del 1994 - prosegue il pm Del Bene - si rivolse a Leoluca Bagarella per avere la possibilità di inserire un candidato del suo movimento 'Sicilia Libera' nel Polo delle Libertà. Bagarella gli disse che lo avrebbe messo in grado contattare un soggetto per l'inserimento di un candidato per il Pdl. La persona che avrebbe incontrato era Vittorio Mangano", lo 'stalliere di Arcore', oggi deceduto. Il pm Del Bene parla anche degli attentati di Cosa nostra alla Standa di Catania, che all'epoca era di proprietà di Silvio Berlusconi. Secondo l'accusa gli attentati intimidatori sarebbero cessati solo dopo un accordo tra Cosa nostra e Berlusconi, "attraverso l'intermediazione di Marcello dell'Utri". E cita alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Già in una delle scorse udienze, il pm Roberto Tartaglia aveva spiegato: "I boss puntarono all'intimidazione, per poi raggiungere il patto”, disse il magistrato nella requisitoria, citando proprio gli attentati alla Standa di Catania del 1990-91: “Il pentito Malvagna ci ha raccontato che scese un alto dirigente Fininvest per risolvere la questione”. Era Dell'Utri, ha detto un altro pentito, Maurizio Avola, e avrebbe incontrato il capomafia Nitto Santapaola.

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