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Corruzione: gip Messina, alterare gare appalto mina sopravvivenza imprese oneste

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Palermo, 13 mar. (AdnKronos) - "Alterare gare d'appalto è minare la sopravvivenza delle imprese oneste. Inserire fondi milionari per la corruzione è sottrarre il medesimo denaro alle stesse opere e ai cittadini". E' quanto scrive il gip del Tribunale di Messina nell'ordinanza che oggi ha portato agli arresti di sei persone, tra cui il vicepresidente del Consorzio autostradale siciliano, Antonino Gazzarra. "Fare tutto ciò in una isola, la Sicilia, in cui notoriamente la realizzazione delle autostrade è sempre stato gravoso e dispendioso, in cui notoriamente in alcune tratte le condizioni di abbandono giungono al livello di rischio della incolumità pubblica, con frane crollo di ponti e strade dissestate, è particolarmente grave - scrive il gip - Sono soldi sottratti ai lavori, sono rischio di uso di materiali scarsi o depotenziati, di controlli superficiali o di favori, di limitazione nella realizzazione delle opere". "Nella fattispecie in esame il danno, oltre quello economico e la stessa lesione della funzione, ha spesso proiezione, come già osservato, in “tragedie” in cui le responsabilità per le opere restano remote ed impunite - dice il giudice per le indagini preliminari - Se ne valuta per queste ragioni la estrema gravità, così come per la intensità del dolo della stessa arroganza nell'abitudine a comprare vendersi ed alterare appalti, dei fatti". "E tutto ciò con meccanismi che hanno un che di paradigmatico, di schema cognito ed usato, un percorso segnato, con aspetti di ineluttabilità, dalla scelta dell'opera alla aggiudicazione, alla gestione dei lavori e, se e quando finiti, al collaudo, con una serie di “attori” necessari, nelle istituzioni, negli enti pubblici, nella fascia della intermediazione illegale e nelle fasce imprenditoriali, vittime o complici secondo i casi".

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