Ragusa: spara a nonno che lo minaccia con accetta, arrestato 17enne
Palermo, 26 mar. (AdnKronos) - Al culmine di una lite imbraccia un fucile e spara al nonno armato di accetta. Con l'accusa di tentato omicidio la Polizia di Stato ha arrestato un 17enne originario di Vittoria (Ragusa) che ieri pomeriggio in contrada Valsechella lungo la strada che porta da Vittoria a Scoglitti ha ferito l'anziano, andando poi al bar con gli amici per crearsi un alibi. Dopo la segnalazione di una violenta discussione terminata con l'esplosione di alcuni colpi d'arma da fuoco, gli agenti sono giunti nei pressi di una strada poderale che conduce ad alcune abitazioni. Qui un testimone ha raccontato loro della lite familiare spiegando che il ferito, raggiunto da un colpo di arma da fuoco, era stato condotto in ospedale. Le indagini, coordinate dalla Procura presso il Tribunale dei minorenni, nonostante l'iniziale reticenza dei familiari, hanno permesso di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, confermata successivamente anche dal 17enne, che ha reso una piena confessione. Al culmine di una banale lite, il nonno ha minacciato il nipote con un'accetta. La madre del 17enne, figlia della vittima, ha tentato di placare gli animi chiamando in soccorso anche i vicini. Ma il minorenne, dopo essersi allontanato, è tornato con un fucile e quando il nonno ha cercato di investirlo ha sparato un colpo in aria. A quel punto l'anziano è sceso dalla vettura brandendo l'accetta e avvicinandosi al nipote che ha sparato un secondo colpo, ferendo il nonno. Fuggito a bordo dell'auto della mamma, il giovane è tornato a casa, si è cambiato ed è andato al bar con gli amici come se nulla fosse successo per crearsi un alibi. Il pensionato condotto in ospedale e sottoposto a un intervento chirurgico, è stato giudicato guaribile in 30 giorni. Il 17enne ha confessato e ha raccontato agli investigatori di aver gettato il fucile in mare. L'esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza installate all'ingresso del porto hanno consentito agli agenti di scoprire che il ragazzo aveva mentito. L'indagato ha ammesso la bugia ma non ha rivelato dove ha nascosto il fucile. "La Polizia di Stato, grazie ancora una volta alla tempestiva segnalazione giunta al numero unico di emergenza, ha potuto far luce sui fatti accaduti, traendo in arresto l'autore del grave fatto reato - dice il dirigente della Squadra mobile, Antonino Ciavola -. La collaborazione dei cittadini, in ogni occasione, è fondamentale per gli uffici investigativi che devono appurare l'esatta dinamica dei fatti occorsi".