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Falcone: Musumeci, diventato monumento solo dopo morte

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Palermo, 22 mag. (AdnKronos) - "Dobbiamo evitare il rischio del rito, dell'ipocrisia. Falcone era uno dei magistrati più contestati nei Palazzi di giustizia italiani, era contestato dagli stessi magistrati e soltanto dopo il suo sacrificio è diventato un testimone, un monumento, un riferimento costante. E lo stesso vale per Paolo Borsellino, abbandonato dallo Stato nelle ultime settimane del suo calvario, e poi diventato esempio per le nuove generazioni". LO ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci durante il suo intervento all'Ars alla vigilia del 26esimo anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudica Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. "Non credo che soltanto i magistrati siano da additare alle nuove generazioni, ma anche chi fa politica ogni giorno senza bisogno di essere ammazzato, con scrupolo e coscienza - ha aggiunto - Falcone non voleva essere un eroe, voleva fare fino all'ultimo il proprio mestiere di magistrato. Nessuno vuole essere eroe nella trincea della lotta alla mafia, chi è morto su quella trincea lo ha fatto perché, una volta imboccata la strada della legalità e del senso del dovere, quella strada sapeva di doverla percorrere per intero e a qualunque costo".

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