Cargo bloccato a Pozzallo, "Salvini lo faccia attraccare"
Roma, 25 giu. - (AdnKronos) - "Non voglio entrare nel merito delle ragioni della scelta del ministro, che debbono essere rispettate perché provengono dalla massima autorità per quanto riguarda la sicurezza e l'ordine pubblico. Chiedo soltanto che, per motivi umanitari, si consenta l'attracco nella struttura portuale della nave danese per soccorrere i migranti che ha a bordo". E' un vero e proprio appello quello lanciato dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, al capo del Viminale, Matteo Salvini, perché consenta al cargo Alexander Maersk, fermo da giorni davanti al porto della cittadina del Ragusano, di poter approdare per prestare la dovuta assistenza ai 113 migranti che ospita a bordo. "Si tratta di un'imbarcazione - aggiunge il primo cittadino - che non ha le caratteristiche adatte a ospitare un così alto numero di persone, che sono rimaste all'addiaccio sotto la pioggia torrenziale di queste ore e gli stessi soccorsi avvengono con molta difficoltà. L'Amministrazione comunale, in piena sintonia con la Prefettura di Ragusa e la Capitaneria di porto, sta facendo tutto ciò che è possibile nelle umane cose, fornendo quanto necessario ma il rischio di raggiungere il limite da non sorpassare è ormai alto". Per Ammatuna è "l'intera città di Pozzallo che chiede un gesto di umanità nei confronti di chi sta soffrendo", una città, puntualizza, che è "sempre stata e rimane dalla parte della legalità, ma che al contempo davanti ai patimenti di tante donne e bambini non riesce a rimanere inerte e insensibile". "MIGRANTI PRIVATI DELLA LIBERTA'" - Il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, ha scritto al Comandante generale Guardia Costiera, ammiraglio Giovanni Pettorino, per chiedere "informazioni urgenti" sugli ordini impartiti e sulla situazione dei 113 migranti "privati di fatto della libertà" sulla nave container Alexander Maersk. Palma, riferisce una nota, ha chiesto informazioni "sugli ordini impartiti relativamente alla impossibilità di approdo della nave container Alexander Maersk, attualmente in acque italiane, sulla quale si trovano, secondo notizie di stampa, 113 migranti soccorsi in mare. Ha altresì richiesto informazioni sulle condizioni generali e lo stato di salute delle persone a bordo. La finalità della richiesta è la duplice tutela delle persone coinvolte e dei loro diritti fondamentali, nonché dello Stato italiano di fronte a ogni possibile rilievo in sede internazionale circa la situazione in essere". "Tale richiesta - spiega la nota - è motivata dalla condizione attuale delle persone migranti che, in acque italiane, si trovano di fatto private della libertà personale, pur non essendoci ovviamente alcun ordine in tal senso, impugnabile di fronte all'autorità giudiziaria, ai sensi dell'articolo 5 della Convenzione europea per i diritti umani".