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Palermo: estorcono pensione ad anziano per restituire auto rubata, arrestati

AdnKronos
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Palermo, 25 giu. (AdnKronos) - Cinquecentocinquanta euro. E' quanto ha dovuto pagare un pensionato palermitano per riavere indietro l'auto che gli era stata rubata. Adesso a distanza di nove mesi dal furto, avvenuto a settembre, la Polizia ha arrestato Michele Arceri, 50 anni del quartiere Cep, per lui si sono spalancate le porte del carcere, mentre ai domiciliari sono finiti Vincenzo Nuara, 26 anni, e Giuseppe Misseri, 30 anni, entrambi del quartiere Passo di Rigano. Le indagini dei Falchi della sezione Contrasto al crimine diffuso della Squadra mobile hanno permesso di ricostruire l'intera vicenda che ha costretto l'aziano, che percepisce mensilmente una pensione di 500 euro, a versarne 550 per poter rientrare in possesso della sua vettura. L'estorsione è stata messa a segno in un quartiere della periferia occidentale di Palermo. Ad accorgersi del furto della vettura parcheggiata sotto casa, fu proprio l'anziano, che rimase interdetto per le vie del quartiere. Fu allora che entrò in azione Arceri: l'uomo, che il pensionato conosceva solo di vista, si 'mise a disposizione' per ritrovare il mezzo. "La successione degli eventi - spiegano gli investigatori - fu rapida e coinvolse anche emotivamente la vittima, convincendola ad accondiscendere alle richieste estorsive nel timore di non accontentare individui etichettati come 'poco comprensivi'". Nel giro di poche ore, l'auto, seppur danneggiata, fu riconsegnata al proprietario da Nuara e Arceri chiese e ottenne la somma di 550 euro a titolo di 'rimborso', dilazionata in due tranche. A riscuotere la prima rata di 400 euro fu Arceri stesso, i rimanenti 150 Misseri. Adesso per tutti e tre sono scattate le manette.

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