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Mafia: Addiopizzo 'sbarca' a Latina, Palermo cambiata ma muro omertà in piedi'

AdnKronos
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Palermo, 29 giu. (AdnKronos) - Da Palermo a Latina. Addiopizzo sbarca nel Lazio e Latina si sveglia tappezzata da adesivi con su scritto 'Uniti contro il pizzo a Latina'. Un invito alla ribellione, a squarciare il muro della paura e dell'omertà proprio nelle aree della città più colpite dal racket. Latina come Palermo, che all'alba del 29 giugno 2004, si risvegliò con centinaia di manifesti con il messaggio: 'Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità'. "A Palermo il fenomeno delle estorsioni avvinghiava il tessuto economico in maniera capillare e le denunce si contavano sulle dita di una mano. Un contesto indifferente, immerso nelle sabbie mobili delle estorsioni e nella palude dell'omertà" ricorda oggi l'associazione antiracket che invita i cittadini al consumo critico. In questi 14 anni "tanto è cambiato rispetto agli anni bui in cui fu assassinato Libero Grassi - spiegano da Addiopizzo -. Oggi la scelta di piegarsi alle estorsioni rappresenta un disvalore sociale, mentre in passato le vittime che soggiacevano venivano giustificate in ragione di uno stato di necessità che non prospettava altre possibilità. Siamo tuttavia consapevoli che la strada sia lunga, paludosa e irta di ostacoli. Infatti, la scelta di denunciare rimane ancora relegata a una minoranza, a fronte di un fenomeno ancora diffuso. La denuncia non è ancora una prassi di comportamento comune; in molti continuano a pagare e la maggior parte dei commercianti e imprenditori collabora solo dopo essere stata convocata da magistrati e forze dell'ordine".

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