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Migranti: fermi Palermo, 3mila euro per arrivare oltre confine

AdnKronos
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Palermo, 2 lug. (AdnKronos) - Per arrivare oltre confine si pagavano 3mila euro a testa. E' uno dei particolari che emerge dall'operazione dei carabinieri del Nucleo informativo di Palermo che ha portato al fermo di 17 persone, italiane e straniere, a vario titolo ritenute responsabili di associazione per delinquere a carattere transnazionale dedita al traffico di clandestini sulla tratta balcanica, al traffico di armi e al riciclaggio di danaro e preziosi. Grazie a protocolli di cooperazione internazionale con la Polizia cantonale Svizzera e la collaborazione con personale del Nucleo informativo di Venezia, gli investigatori hanno documentato due distinti episodi di ingresso illegale in Italia e altrettanti spostamenti verso la Svizzera. Il primo risale al 13 marzo dello scorso anno quando un furgone con targa svizzera proveniente dall'area balcanica con 11 clandestini a bordo fu bloccato alla frontiera fra l'Italia e la Svizzera di Ponte Cremenaga (Varese). Per l'autista del mezzo che custodiva i soldi pagati per il viaggio (3.000 euro a testa) scattò l'arresto, mentre i 'viaggiatori', dopo le procedure di identificazione, furono espulsi dal territorio elvetico e avviati verso il confine italiano. Due di loro, però, legati a Driton Rexhepi furono portati in un posto sicuro, forse un piccolo albergo, nei pressi di Colico o di Morbegno (So) e per consentire loro di varcare il confine italiano e arrivare in Svizzera Rexhepi si rivolse a Latifi che, spiegano gli investigatori dell'Arma, insieme alla compagna Fele Arena gestiva già un canale autonomo di immigrazione clandestina dall'Italia alla Svizzera.

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