Vicenza: Gdf arresta badante filippina, gestiva un giro di usura con un bengalese
Vicenza, 13 lug. (AdnKronos) - Su ordine del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, Claudia Brunino, alle prime luci dell'alba di lunedì scorso i Finanzieri della Tenenza di Schio (Vi), nell'ambito dell'operazione denominata “Pecunia”, hanno perquisito le abitazioni di due cittadini stranieri, ubicate in tale Comune. Questi, una filippina ed un bengalese, erano stati denunciati a fine giugno dalle Fiamme Gialle scledensi poichè, a fronte della concessione di un prestito di 6.000 euro erogato a fine 2016 a favore di una donna filippina, avevano incamerato ben 8.500 euro a titolo di soli interessi. Grazie alle perquisizioni, i Finanzieri hanno rinvenuto - occultati negli abiti del bengalese in mazzette arrotolate, piuttosto che in buste da lettera - circa 11.000 euro in banconote dal taglio tondo da minimo 50 euro, preziosi e brillanti del peso complessivo di oltre 250 grammi, nonché i “libri mastri” dei prestiti concessi e degli interessi da riscuotere. Incrociando i dati rilevati dai contratti di prestito rilevati con quelli presenti negli applicativi informatici in uso al Corpo, i Finanzieri scledensi hanno individuato, allo stato, decine di cittadini stranieri - molti di questi tempestivamente sentiti in atti - che, residenti nelle provincie di Vicenza e Padova, si sono nel tempo rivolti ai due usurai. Il modus operandi consolidato (rientrante peraltro nella modello “five-six”, diffuso nella comunità filippina) prevedeva che, a fronte della concessione di un prestito, il debitore si obbligasse a pagare mensilmente una quota di interessi, da corrispondersi senza soluzione di continuità sino a quando - circostanza evidentemente di difficile realizzo - l'usurato fosse in grado di restituire, in un'unica tranche, l'intera somma ottenuta.