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Mafia: gestisce clan dai domiciliari, in carcere boss 81enne

AdnKronos
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Palermo, 13 lug. (AdnKronos) - Nonostante fosse ai domiciliari aveva continuato a tenere le redini della famiglia mafiosa, impartendo ordini e contattando affiliati per gestire gli affari del clan. Così per Filippo Milone, 81 anni, capomafia della famiglia dei barcellonesi, si sono spalancate le porte del carcere. I carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Messina, Monica Marino, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo. L'anziano boss era ai domiciliari dallo scorso gennaio, quando fu arrestato nell'ambito dell'operazione antimafia 'Gotha 7'. Gli investigatori dell'Arma hanno documentato diversi e reiterati episodi in cui Milone ha violato le prescrizioni imposte uscendo da casa per mantenere contatti con esponenti della famiglia mafiosa e curare gli interessi del clan. Era l'81enne, infatti, ad occuparsi del mantenimento dei detenuti e delle loro famiglie. In particolare, Milone è riuscito a intrattenere nell'abitazione in cui scontava i domiciliari, muovendosi liberamente nel terreno retrostante la casa, contatti e conversazioni con alcuni affiliati, dando loro precise indicazioni sulla modalità con cui estorcere generi alimentari a commercianti del luogo da destinare ai componenti della famiglia mafiosa barcellonese, attualmente detenuti. "Le sue indicazioni - spiegano dal Comando provinciale dei carabinieri di Messina - sono state puntualmente osservate ed eseguite, prova ne è una risultanza investigativa in cui un altro esponente della locale consorteria si rallegra per aver ricevuto un sostanzioso quantitativo di carne". Lo scorso 3 giugno i carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti dell'81enne per i reati di intestazione fittizia di beni con l'aggravante del metodo mafioso di circa 30mila euro. Dopo le formalità di rito è stato condotto nel carcere di Messina Gazzi.

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