Fonsai: pm su fusione Unipol, ex direttore Consob ostacolò vigilanza Ivass
Milano, 30 lug. (AdnKronos) - L'ex direttore generale di Consob Gaetano Caputi ha ostacolato l'Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, durante l'operazione che ha portato alla fusione tra l'ex galassia Ligresti (Fondiaria Sai, Premafin e Milano Assicurazioni) e il gruppo bolognese Unipol. Caputi, già vice capo di gabinetto al ministero dell'Economia con Giulio Tremonti, deve rispondere di ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, "essendo la Consob tenuta", in base al Testo unico bancario, "ad obblighi di collaborazione, anche mediante scambio di informazioni nei confronti di altre autorità di Vigilanza". Il tema della scarsa collaborazione tra Istituti, al centro anche del dibattito politico, per la prima volta si concretizza in un'ipotesi di reato che vede contrapposte due autorità di vigilanza. A metterlo nero su bianco è la procura di Torino nell'avviso di chiusura indagine sul matrimonio tra i due gruppi assicurativi che, nel 2013, porta alla nascita di UnipolSai. La chiusura indagine riguarda sette persone, tra cui Carlo Cimbri e Pierluigi Stefanini rispettivamente presidente e vicepresidente di UnipolSai, e ritiene la complessa operazione frutto di manipolazione del mercato. L'ex direttore generale di Consob, che deve rispondere anche di abuso d'ufficio, avrebbe "omesso" di fornire le valutazioni "sul pricing e sulla valorizzazione del portafoglio titoli strutturati di Unipol, valutazioni che segnalavano un differenziale negativo di circa 600 milioni".