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Veneto: contro la povertà cresce in regione rete empori solidali

AdnKronos
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Venezia, 31 ott. (AdnKronos) - Cresce in Veneto la rete degli empori della solidarietà: dai 15 del 2017 ai 20 del 2018. E la Giunta regionale del Veneto, su proposta dell'assessore al sociale Manuela Lanzarin, aumenta il sostegno pubblico, portandolo a 597.430 euro nel 2018. “Gli empori non sono solo centri di distribuzione delle eccedenza alimentari e di generi di prima necessità, dove si può fare la spesa gratis – sottolinea l'assessore – ma sportelli di aiuto e di presa in carico delle persone e delle famiglie in difficoltà: agli scaffali per la spesa gratuita, si affiancano le attività di ascolto, accompagnamento, formazione ed educazione, progetti di inserimento lavorativo svolte dai volontari, attraverso la rete dell'associazionismo. Sostenere la rete degli empori, le associazioni che li gestiscono e l'esperienza ormai trentennale del Banco Alimentare, significa aiutare la solidarietà diffusa e mettere in modo un sistema attivo e responsabilizzante di contrasto alle povertà, vecchie e nuove”. Con la delibera assunta nell'ultima seduta di Giunta la Regione Veneto ha incrementato di altri centomila euro il contributo agli empori, assegnando una quota di 20 mila euro ciascuno per l'avvio dei 5 empori di nuova istituzione, a Legnago, Sona-Sommacampagna, Verona Est, Mira Porte e Vicenza. Il finanziamento regionale andrà ripartito tra il Banco Alimentare del Veneto (100 mila euro), che dal 1993 recupera le eccedenze alimentari della grande distribuzione e sostiene 495 enti caritativi in Veneto, e le associazioni che gestiscono gli empori di Montebelluna, Mirano, Mira, San Donà di Piave, Treviso, Verona, Nogarole Rocca, San Martino Buonalbergo, Lugagnano di Sona, Porto Tolle, Chioggia, Venezia, Mestre, Cittadella e Vicenza (destinatarie di contributi variabili tra i 20 e i 45 mila euro, in ragione dell'attività svolta).

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