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Infortuni: sindacati, troppi rischi su linee ferroviarie

AdnKronos
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Milano, 23 nov. (AdnKronos) - "Di fronte all'ennesima morte sul lavoro il nostro primo pensiero va alla famiglia della vittima a cui va il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Ma il cordoglio non basta, per restituire dignità ad una morte sul lavoro è indispensabile comprendere cosa non abbia funzionato affinché ciò non si ripeta in futuro". Così le segreterie regionali Lombardia Filt Cgil‐Fit Cisl, Uiltrasporti, Slm Fast Confsal, Orsa Ferrovie, Ugl Ferrovie intervengono sulla morte dell'operaio 35enne che stava lavorando, tra Brescia e Ospitaletto, alla linea Alta Velocità. "La dinamica dell'accaduto non è ancora stata chiarita ma sembra che l'operaio di una ditta di manutenzione in appalto per Rfi, al termine delle lavorazioni previste e con la circolazione riattivata sulla linea, per ragioni ancora da accertare, si sia trovato sull'interbinario dove è stato travolto da un treno. In attesa che l'autorità giudiziaria faccia chiarezza su quanto accaduto vogliamo ribadire le preoccupazioni e le criticità già espresse in altre sedi", scrivono i sindacati che evidenziano come "le lavorazioni sulle linee comportano un elevato grado di rischio" e le norme che garantiscono l'incolumità di questi lavoratori "non sono sufficienti se non viene esercitato un controllo sul loro rispetto, controllo che molto spesso risulta essere complicato". L'aumento dell'offerta commerciale delle imprese ferroviarie, "rende ulteriormente complicato pianificare interventi manutentivi all'infrastruttura, soprattutto sulle direttrici più importanti che sopportano un notevole volume di traffico. Questa situazione condiziona fortemente gli interventi manutentivi. Dalla manutenzione dell'infrastruttura dipende una parte importante della sicurezza d'esercizio, per questo è inammissibile che lavorazioni così delicate vengano pianificate con tempi sempre più brevi".

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