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93% italiani fa i conti col dolore, 8 su 10 sopportano e molti fingono

AdnKronos
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Roma, 26 nov. (AdnKronos Salute) - Fa un lavoro d'ufficio, vive in città e spesso ha un reddito elevato l'italiano costretto a fare i conti col dolore muscolo-scheletrico. Il 93% dei connazionali riferisce episodi di dolore nell'ultimo anno, e i più colpiti sono proprio i lavoratori d'ufficio. Ma a stupire è la tendenza a sopportare la sofferenza, e a ricorrere al medico o ai farmaci solo quando non si resiste più. E' la fotografia che emerge da uno studio promosso da GSK Consumer Healthcare: il Global Pain Index (Gpi), un'indagine globale sul dolore e sul dolore muscolo-scheletrico che per la sua terza edizione ha coinvolto oltre 24.000 persone in 24 Paesi. Nel Belpaese sono stati coinvolti ben 1.000 individui: un campione rappresentativo sensibilmente ampliato rispetto alle precedenti edizioni, che ha permesso di dipingere molto bene lo scenario del dolore in Italia. Ebbene, a soffrire di più a causa del dolore muscolo-scheletrico sono coloro che lavorano alla scrivania (31% vs 26% dei lavoratori manuali), residenti nelle aree urbane (66% vs 22% dei residenti nelle aree rurali) e con un reddito elevato (43% vs 35% di chi ha un basso reddito). Se genitori, il problema aumenta (58% vs. 42% senza figli). "Un profilo che non stupisce, se si pensa alle molteplici tipologie di dolore muscolo-scheletrico, tra cui mal di schiena e dolore cervicale, ma anche dolori muscolari generici e a livello di tendini e articolazioni. Disturbi spesso dovuti alla sedentarietà, al sovrappeso, ma anche a stress e stili di vita scorretti - spiega Claudio Cricelli, presidente Simg (Società italiana di medicina generale) - I risultati dell'indagine tracciano un quadro preoccupante, non solo per l'ampia diffusione del dolore muscolo-scheletrico, ma anche per la sua gestione da parte di chi ne soffre". I dati dicono che "l'82% degli italiani non interviene al manifestarsi del dolore, ma aspetta prima di affrontarlo. Questo è un atteggiamento rischioso, poiché il dolore - avverte il medico - è un campanello d'allarme del nostro organismo ed è importante non trascurarlo, individuarne le cause sottostanti e intervenire tempestivamente. Intervenire sin dalla comparsa dei primi sintomi, permette di evitare un aggravarsi del dolore, con le relative conseguenze sulla qualità di vita, e un ricorso a soluzioni più invasive". Un impatto, quello sulla qualità di vita, di cui gli italiani sono consapevoli, con risvolti anche nelle relazioni sociali e nell'attività lavorativa. L'89% degli italiani intervistati dichiara di essere meno motivato sul lavoro a causa del dolore muscolo-scheletrico e l'86% riconosce che questo influisce negativamente sulla propria produttività. Inoltre, quasi la metà degli intervistati (47%) afferma che il proprio dolore influenza anche le persone che li circondano. Importanti anche gli effetti sulla sfera personale, sull'identità sociale e l'immagine di sé, con l'Italia in linea con tutti i 24 Paesi coinvolti. A livello globale, 4 intervistati su 5 (75%) dichiarano di sentirsi persone migliori nei giorni in cui non hanno dolore, l'82% riconosce che il dolore influisce nel loro modo di relazionarsi con gli altri e il 74% dichiara che il dolore incide sulle proprie azioni. "I dati 2018 confermano l'impatto negativo del dolore muscolo-scheletrico sugli individui e sulle società e mettono in luce aspetti che meritano di essere analizzati e affrontati, come gli effetti del dolore sul benessere psico-fisico, sull'autostima e l'immagine di sé, ma anche sulla sfera familiare, affettiva e sociale - commenta Konstantinos Vossos, General Manager Area Sud Europa di GSK Consumer Healthcare – In GSK CH ci impegniamo ogni giorno per un mondo libero dal dolore e l'indagine Global Pain Index rappresenta per noi un impegno rinnovato e uno strumento importante di conoscenza, in linea con l'obiettivo di creare maggiore consapevolezza su questa problematica molto diffusa ma ancora scarsamente affrontata. Siamo convinti che questa pandemia globale possa essere contenuta e contrastata attraverso una maggiore prevenzione e dialogo con gli esperti, a partire da soluzioni e programmi che mettano al centro le persone, le loro vite, e le loro reali esigenze". Oltre la metà degli italiani intervistati (56%) vorrebbe che fosse fatto di più contro il dolore muscolo-scheletrico e in particolare le aspettative sono rivolte agli esperti, come medico e farmacista. Una richiesta di aiuto che sorprende, se si pensa che per 1 italiano su 2 (52%) il dolore è qualcosa di personale, di cui non si parla, e 6 su 10 (62%) hanno dichiarato che quando hanno dolore fingono di stare bene. Eppure, quando decidono di intervenire, gli italiani si aspettano serietà e chiedono l'aiuto degli esperti, come il medico, a cui si rivolge l'85% degli intervistati, o il farmacista, primo punto di riferimento per il 66%. Tuttavia, in molti non si sentono pienamente capiti e vorrebbero maggiore comprensione e attenzione. Il 56% degli italiani non ha trovato risposte chiare in farmacia e il 35% vorrebbe che il proprio medico fosse più comprensivo e riconoscesse l'impatto del dolore sulla propria vita. "L'indagine ha messo in luce un aspetto importante, quello del rapporto medico-paziente, e conferma il ruolo chiave degli specialisti per favorire una maggiore informazione e l'adozione di comportamenti corretti per contrastare e gestire il dolore muscolo-scheletrico - commenta Cricelli - Il medico di medicina generale è spesso il primo punto di riferimento in caso di dolore muscolo-scheletrico ed è importante, fin dalla prima visita, approfondire con il paziente tutti gli aspetti del dolore, per comprenderne a fondo l'impatto, l'entità e valutare le azioni successive più idonee, volte a individuare le cause sottostanti il dolore e a intervenire tempestivamente nella sua gestione. Medico e paziente devono quindi essere alleati nell'instaurare un dialogo il più possibile chiaro e approfondito sull'episodio di dolore, per individuare insieme il percorso diagnostico e terapeutico più idoneo". Per informazioni e consigli utili a contrastare il dolore muscolo-scheletrico, è disponibile il sito web www.vialiberaalmovimento.it. Lanciato nel 2017 da GSK CH, il portale quest'anno si arricchisce di novità e vuole essere un utile strumento online per tutti coloro che vogliono conoscere meglio il dolore muscolo-scheletrico e come fare per contrastarlo. Oltre a informazioni, infografiche e una guida pratica per imparare a individuare e descrivere il proprio dolore, il sito ospita utili tutorial video dedicati allo yoga, allo stretching, ma anche a semplici esercizi da svolgere sul luogo di lavoro, sia per coloro che passano molto tempo alla scrivania, sia per chi invece svolge professioni che richiedono di stare in piedi per molte ore. Consigli dedicati anche per i genitori, per fare del gioco con i propri bambini un'occasione per mantenersi in forma.

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