Migranti: medico Lampedusa, 'al Governo uomini senza cuore, si vergognino' (2)
(AdnKronos) - E parlando del tweet del ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli che ieri sera ha scritto: "La nave Sierra Leone, sotto coordinamento libico, sta iniziando a prendere a bordo i 100 #migranti dal gommone. Tutto si svolge secondo le convenzioni internazionali, i naufraghi andranno a Tripoli. Seguo con attenzione, nella speranza che l'operazione si concluda senza problemi", Bartolo commenta: "Voglio proprio vedere quando tutto questo finirà chi pagherà per questo genocidi. Sicuramente non saranno la Francia e la Spagna o la Germania, perché gli accordi con la Libia li abbiamo fatti noi e non gli altri". "Sono esseri umani, donne e bambini - prosegue Pietro Bartolo - Quali garanzie ci da il governo su queste persone che vengono riportate in Libia? Di essere torturati o violentati? Vergogna". Nei giorni scorsi, Bartolo, che è responsabile sanitario a Lampedusa, ha incontrati i tre superstiti del naufragio in cui sono morte almeno 117 persone. "Non sapevamo che ci fossero stati tutti quei morti - dice - ma ho notato che erano particolarmente spaventati e terrorizzati. Non sapevamo niente del naufragio, lo abbiamo intuito da quel poco che esprimevano, il terrore che avevano negli occhi". "Io chiederei a Salvini solo di metterci un po' di cuore, e cominciare a diventare degli uomini più completi, e cominciare a pensare a chiudere questo 'idillio' con la Libia, e cercare di tornare ad aprire i canali normali di arrivo queste persone". "Noi tutte queste persone le avremo sulla coscienza - prosegue Bartolo - non solo il Governo, anche ioli sento sulla coscienza. Per 25 anni abbiamo reso onore all'umanità intera. A un certo punto abbiamo deciso di cambiare strategia, dicendo la più grande bugia che si racconta, cioè che c'è una invasione".