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Renzi: Catanoso (Fi), 'Chi la fa l'aspetti, ora non si può lamentare...'

AdnKronos
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Palermo, 19 feb. (AdnKronos) - "Gli piaceva fare i giustizialisti, contro il Cavaliere... lo hanno pure cacciato fuori dal Parlamento, cosa che non s'è mai fatta, manco durante il vituperato Ventennio. Pazienza... a proposito di Matteo Renzi, si direbbe: "chi la fa, l'aspetti", come recitava un vecchio adagio. Ora non ci si può lamentare col "se non avessi fatto politica...", non è credibile!". Così il vice coordinatore siciliano di F.I. Basilio Catanoso sull'arresto dei coniugi Renzi. "Comunque, una classe dirigente bisogna che ragioni con senso di responsabilità e un principio deve essere fatto valere lo stesso, a prescindere dalle appartenenze: garantismo, sempre (come da Costituzione) fino alla fine del processo, però con la certezza della pena (esemplare il più possibile, sempre) dal minuto successivo alla sentenza - dice - Quindi, nessuna polemica o volontà di approfittare di cose del genere per mettere in cattiva luce gli avversari; aspettiamo il giudizio, poi si commenti pure... non prima". "Le regole in un Paese civile sono la garanzia di tutti, e se cambiano a seconda della propria convenienza immediata, prima o dopo ci si brucia", scrive ancora Catanoso. "Sogno una Nazione dove i magistrati possano fare il loro lavoro, con garanzia d'indipendenza, e dove le conferenze stampa siano possibili solo dopo il rinvio a giudizio (e comunque sempre e solo del capo della Procura... senza pubblicità, a giro) ed anche che non si possa utilizzare la carcerazione preventiva quando non si tratti di reati di violenze e di pericolo per l'incolumità o il patrimonio degli italiani. Quella sarà un'Italia migliore!", chiude il vice coordinatore siciliano di F.I.

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