Cerca
Cerca
+

Giornalista del caso Spotlight: "Papa vuole affrontare il mostro"

Pedofilia

AdnKronos
  • a
  • a
  • a

Roma, 22 feb. (AdnKronos) - Papa Francesco "vuole affrontare il mostro della pedofilia", nonostante possa essere indotto a esitare dinanzi alle resistenze di vescovi e cardinali a farsi giudicare dal "mondo secolare". In un'intervista all'Adnkronos Walter Robinson, il giornalista del Boston Globe a capo del team 'Spotlight' che portò alla luce gli abusi sui minori nell'arcidiocesi di Boston e le coperture di cui godettero i sacerdoti grazie all'arcivescovo Bernard Law, commenta l'impegno del Pontefice, che in Vaticano ha convocato un summit per affrontare l'argomento. "E' chiaro che il Papa vuole affrontare il mostro - ribadisce Robinson, impersonato nel film "Il caso Spotlight" da Michael Keaton - sebbene avesse potuto esitare, visto che così tanti vescovi non hanno alcuna voglia di essere giudicati dal mondo secolare, e ancora meno alcuni vescovi e cardinali vogliono essere ritenuti responsabili per le loro coperture, che naturalmente hanno favorito e reso possibili molti degli abusi". L'editorialista del Boston Globe parla poi del legame tra omosessualità e abusi denunciato da alcuni critici di Bergoglio. "Sicuramente - sostiene - questo tema creerà problemi al Papa. Ma non dovrebbe: è appurato, sulla base di molti studi, che gli omosessuali non sono più o meno inclini degli eterosessuali ad abusare dei bambini. Come stabilito negli Stati Uniti, i ragazzi sono più facilmente vittime perché sono accessibili: quando un prete mostra interesse per un 13enne, è considerata una cosa positiva. Se un prete è interessato ad una ragazzina della stessa età, allora scatta l'allarme".   Sul tema della lotta agli abusi sui minori il Papa, "nei suoi discorsi, a volte ha preso una posizione dura, ma ha anche ceduto alle pressioni interne vaticane, frustrando le riforme", sottolinea ancora Robinson. "Lui stesso - ricorda - ha difeso un vescovo cileno e ha accusato di calunnia le vittime. E nella sua stessa arcidiocesi di Buenos Aires non c'è ancora un reale resoconto dell'ampiezza degli abusi".

Dai blog