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Mafia: imprenditrice coraggio, 'Capisco Rocco, denunci e firmi tua condanna' (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - "Per alcuni per tutto quello che ho subito la colpa è mia perché non sapevo gestire l'azienda - si sfoga ancora - mi è stato detto e scritto che il fil di ferro si era rotto da solo, per 'l'usura del tempo', o che i maiali sono del Parco dei Nebrodi. Quando mi si dice che l'ente parco non ha mai avuto una fauna. O il metaldeide si trova in natura...". Alla domanda se è pentita di avere deciso di denunciare tutto, Magda allarga le braccia, sospira a lungo e dice: "Alla luce di quanto accaduto a me e da come sono stata trattata, direi di sì. Mi sono sentita dire persino che sono stata suggestionata dalla Polizia di Stato, mi hanno detto che ero una pazza isterica. Io in Commissariato mi sentivo a casa, come dovrebbero sentirsi a casa tutti i cittadini...". Magda Scalisi ha deciso, dopo tutte le peripezie vissute, di chiudere lo scorso agosto il Rifugio del Parco di San Fratello. Insieme con il padre Salvatore, legale rappresentante della società cooperativa Karasicilia, gestivano dal 2016 la struttura ricettiva nel bosco della Miraglia, tra San Fratello e Cesarò. In piena estate, alla presenza dei loro avvocati, hanno consegnato le chiavi del rifugio, al commissario del Parco dei Nebrodi, Luca Ferlito, accompagnato da alcuni dipendenti. "Non siamo nelle condizioni di legge per operare, pertanto rimettiamo alle autorità competenti ogni utile decisione sulla situazione determinatasi", si era limitata a dire Magda Scalisi al momento della consegna delle chiavi. La struttura era stata riconsegnata all'ente parco "interrompendo così una esperienza aziendale e un progetto di imprenditoria “nuova per i Nebrodi”", avevano detto gli Scalisi.

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